L'angolo dello scrittore

Quando la scienza è stramba

di Roberto Vacca

Ai rischi paventati dalla scienza stramba del riscaldamento globale antropico, dunque, un professore di ingegneria propone soluzioni tecniche strambe. C’è molta scienza stramba in giro. Il giorno dopo che avevo ricevuto quel numero dei Proceedings, il Premio Nobel Paul Krugman pubblica sul New York Times un articolo che fustiga il Senatore repubblicano Marco Rubio, che forse si candiderà alle primarie per le elezioni presidenziali del 2016. Rubio è un creazionista – di quelli che credono la terra sia stata creata 6000 anni fa così com’è ora. Ha cercato di ridurre i finanziamenti per l’insegnamento della scienza nelle scuole e combatte le teorie darwiniane. In un’intervista ha detto  che l’insegnamento della evoluzione biologica somiglia alle tattiche di indottrinazione dei comunisti. L’ultimo intervistatore gli ha chiesto: “Qual è l’età della Terra?” Ha risposto: “Non sono mica uno scienziato. Comunque questo è uno dei grandi misteri.” Si vergognava di esporre in pubblico le sue credenze antiquate e irrazionali. Krugman commenta che questa incapacità di capire bene certe prove scientifiche dimostra ancora una volta l’atteggiamento anti-razionale che impera nel partito repubblicano.

Va bene. Poi, però, Krugman aggiunge che le posizioni anti-evoluzionistiche somigliano molto a quelle di chi nega i gravi rischi di riscaldamento globale che l’IPCC (International Panel on Climate Change) con i suoi modelli matematici attribuisce all’uso di combustibili fossili e ad altre attività umane. La similitudine ventilata da Krugman non è proponibile – è stramba. Perché?

Lo poteva credere Newton che il mondo avesse 6000 anni. Sebbene fosse un genio straordinario [diceva di essere un nano che camminava sulle spalle di giganti] non erano ancora venuti i giganti che spiegarono cosmologia, mineralogia, paleoclimatologia, paleobiologia, paleoantropologia, paletnologia, etc. Oggi bisogna essere profondamente ignoranti e ottusi per trascurare le meravigliose scoperte scientifiche degli ultimi secoli. Si sa bene che resti biologici di piante e animali antichi possono essere datati con una certa precisione fino a circa 60.000 anni fa. Con altri strumenti si ricostruiscono misure ed eventi climatici di milioni di anni fa.

È ben diverso il caso delle proiezioni a orizzonti di decenni o secoli nell’avvenire fatte con modelli matematici. Questi modelli esistono da pochi decenni e non sono certo validabili come strumenti per calcolare il clima futuro del prossimo secolo – od oltre. Chi sostiene (come Krugman – ottimo economista, ma non climatologo, né esperto di scienze naturali – e come molti scienziati rinomati, ma discutibili) che la scienza ha dato un verdetto finale sul riscaldamento globale antropico segue una scienza stramba. Io (non specialista) ho scritto parecchio su quel che ho capito del clima. Meglio leggere gli esperti veri. Si trovano in rete e cito solo: Roger Pielke Jr.,Fred Singer, Freeman Dyson, Luigi Mariani, Thomas Gold, Lord Monckton. Da questi nomi si trovano link a una letteratura interessante, autorevole – che non somiglia agli indottrinamenti dei politruk, né alle credenze dei creazionisti.